I numeri e le statistiche dell’abbandono degli animali in Italia restituiscono ogni anno un quadro preoccupante anche se in via di miglioramento: per questo motivo è uscita la nuova campagna FNOVI volta a tutelare il benessere di cani e gatti, le creature più soggette ad essere abbandonate dai propri padroni.

Ciò che la campagna contro l’abbandono vuole evidenziare è la necessità di una maggiore consapevolezza da parte dei proprietari.

Infatti, si legge nel testo del sito web, “Ancora troppe persone adottano un cane o un gatto, senza essere consapevoli delle responsabilità che questa scelta comporta” sostenendo che è la chiave di lettura più adatta.

In quest’articolo cercheremo di evidenziare alcuni aspetti e statistiche salienti dell’abbandono, delle disposizioni di legge che lo riguardano e delle iniziative “contro”.

Animali abbandonati in Italia: numeri e statistiche?

Le motivazioni che spingono all’abbandono sono sicuramente un elemento fondamentale per stabilire efficaci misure di contrasto, ma è sempre bene partire dai numeri.

Sul sito della LAV si apprende che ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 80.000 gatti e 50.000 cani. Numeri davvero impressionanti.

Inoltre, l’associazione si premura subito di non lasciare queste informazioni isolate. Infatti, il dato seguente riguarda il destino di questi animali abbandonati a sé stessi spesso in zone poco adatte a un animale abituato alla dipendenza dell’essere umano: l’80% dei cani e gatti lasciati soli rischia di morire in incidenti stradali, a causa di stenti oppure in seguito a maltrattamenti.

Come se non bastasse, queste cifre raggiungono il loro picco nel periodo estivo, a causa della partenza per le vacanze. Nei mesi di luglio, agosto e settembre l’abbandono cresce del 25-30% rispetto al periodo invernale.

Quali animali subiscono l’abbandono in Italia?

Le creature domestiche abbandonate in Italia sono principalmente gatti (in rapida crescita negli ultimi anni, purtroppo) e cani ovviamente, perché sono anche le specie più gettonate per diventare animali da compagnia.

Questo però non significa che siano le uniche razze a subire le noncuranze umane. Bisogna specificare che tra i cani, sono quelli da caccia a subire frequentemente fenomeni di abbandono: probabilmente perché diventati anziani o non più idonei a svolgere il loro compito vengono liberati nei boschi.

Per quanto riguarda i gatti invece è pratica sempre più diffusa lasciarli in prossimità delle colonie feline. Ovviamente, si tratta di un grave errore perché l’animale domestico non è abituato a vivere in strada e potrebbe non integrarsi nella colonia.

Tra gli animali meno convenzionali che vengono effettivamente abbandonati ogni anno rientrano le tartarughe, i conigli e i criceti.

Nel primo e nel secondo caso spesso l’abbandono avviene in seguito alla crescita dell’animale che diventa troppo “ingombrante” per il proprietario.

Nel caso dei criceti invece l’abbandono è dovuto a motivi come le vacanze, eventuali danneggiamenti delle proprietà di casa e simili.

Nelle sue Zampe, la campagna FNOVI contro l’abbandono di cani e gatti in Italia

La nuova campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali domestici realizzata dalla FNOVI è costituita da due video molto interessanti.

Si tratta di due contenuti storytelling, ovvero che raccontano una storia molto particolare. Sono girati dal punto di vista del cane e del gatto e mostrano l’effetto emotivo che l’abbandono può avere su questi animali.

I video finiscono bene, come speriamo che sia ogni giorno. Non volendo svelarti nulla ti invitiamo a visitare il sito web dedicato: https://nellesuezampe.it/

Il problema dell’abbandono secondo FNOVI: serve più consapevolezza nei proprietari di animali

Come accennato all’inizio, la chiave di lettura data dalla FNOVI riguarda più la consapevolezza dei proprietari che altro.

Nel sito web si legge che, purtroppo, il problema dell’abbandono nasce dalla mancanza di responsabilità di chi decide di adottare un cane o un gatto e poi si accorge di non riuscire a gestirlo, decidendo così di abbandonarlo come se fosse un oggetto.

La campagna sottolinea quanto questo sia un gesto crudele e sconsiderato, che provoca sofferenza nell’animale e ne mette in pericolo la vita stessa.

Per questo motivo la campagna vuole provare a mettersi nelle zampe degli animali, così da provarne le medesime emozioni.

L’abbandono degli animali in Italia è un reato

L’abbandono degli animali domestici in Italia è punibile come reato grazie all’Articolo 727 del Codice penale.

Il proprietario (o tutore) che abbandona un cane o gatto viene punito con l’arresto fino ad un anno oppure con un’ammenda che può arrivare fino a 10.000 €.

La scelta di considerare l’abbandono come un reato non è l’unico provvedimento che lo Stato italiano ha preso per limitare questo fenomeno.

Ad esempio, dal 1991 esiste un fondo statale dedicato al contrasto dell’abbandono che viene finanziato dal Ministero della salute.

Inoltre, in questi giorni è in atto un riordino dei sistemi di identificazione e registrazione delle creature domestiche per realizzare il SINAC, Sistema Di Identificazione Nazionale Degli Animali Da Compagnia.

Avere a disposizione una banca dati contenente queste informazioni aiuterà la lotta all’abbandono, facendo prevenzione e identificando facilmente chi commette reato.

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