Bonus carburante anche per gli studi veterinari: scopri di cosa si tratta!
Il bonus carburante è una misura volta a tutelare i professionisti che per lavoro si spostano consumando benzina, introdotta di recente in seguito allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.
Si tratta di un provvedimento entrato in vigore con il Decreto 21 2022 e fa parte di un pacchetto più ampio di iniziative volte a ridurre l’impatto economico e gli effetti sociali della guerra in tutta Italia.
Inizialmente il beneficio doveva essere appannaggio esclusivo dei dipendenti delle aziende, ma recentemente è stato esteso anche agli studi professionali, quindi anche ai medici veterinari.
Il passaggio dal riferimento alle aziende private fino all’estensione alla dicitura datori di lavoro privati segna un punto di svolta anche se non chiarisce del tutto.
Oggi però grazie all’intervento di Confprofessioni è chiaro che anche gli studi professionali e i loro dipendenti potranno usufruire dei 200 € del bonus carburante sotto forma di buoni benzina.
Nel corso di quest’articolo vedremo se puoi richiedere il bonus per te o per i tuoi associati. Scopriremo più nel dettaglio il profilo fiscale del provvedimento.
Tutto questo nell’attesa di una circolare finale distribuita dall’Agenzia delle Entrate che fugherà gli ultimi dubbi.
Il bonus carburante non è altro che una misura nata per proteggere il potere d’acquisto dei professionisti e dei dipendenti che oggi devono fronteggiare l’aumento generale dei costi della benzina.
Non si tratta certamente dell’unica misura con questo scopo, infatti tutti gli Stati europei hanno emanato provvedimenti per calmierare i prezzi delle spese quotidiane.
Tuttavia, è importante notare che il bonus carburante corrisponde a un massimo di 200 € sotto forma di buoni benzina da distribuire ai dipendenti, ai collaboratori ma anche ai titolari degli studi professionali.
Nel testo e nelle dichiarazioni si fa spesso riferimento a quanto queste figure lavorative siano già state duramente colpite dagli effetti dei lockdown e della pandemia, perciò, si trovino in uno stato di difficoltà generale.
Come se non bastasse si è parlato tanto anche della crisi energetica che colpisce le aziende e le famiglie.
Per questo motivo è nata in seno al governo l’idea di emanare un decreto volto a favorire e supportare i business delle piccole e medie imprese.
Gli studi veterinari inizialmente erano esclusi, data la dicitura adottata nel testo del decreto.
Inizialmente il testo della norma faceva riferimento alle aziende private, uniche beneficiarie di questo bonus carburante.
Ma un emendamento presentato nelle Commissioni riunite Finanze e Industria del Senato su iniziativa di Confprofessioni ha fatto includere anche il personale addetto negli studi professionali.
Oggi, quindi, anche il tuo studio medico veterinario potrà usufruire di questo bonus.
Un nodo ancora da sciogliere riguarda il quadro fiscale in cui andrà ad inserirsi il bonus carburante da 200 € in buoni benzina.
È ormai assodato infatti che quest’ultimo non concorrerà alla formazione del reddito, ovvero non farà parte della base imponibile su cui vengono calcolati gli importi della tassazione, già piuttosto alti per tutti i medici veterinari.
Ma ci sono anche altre questioni in attesa del chiarimento. Ad esempio, il bonus benzina pare potrà essere ceduto come omaggio ai clienti.
Questa affermazione deriva da un articolo del Sole 24 Ore che fa notare come questi omaggi risulterebbero deducibili sotto forma di spese di rappresentanza.
Poi ci sarebbe anche la questione dell’importo totale di 200 €: in caso di superamento rientrerebbe in quelli definiti fringe benefits?
In realtà, la relazione tecnica allegata al decreto specifica che il beneficio dei 200 € non concorre alla formazione del tetto massimo previsto per questi ultimi che ammonta a 258,23 €.
Ma le conseguenze in caso di superamento del limite non sono ancora ben definite.
Infine, è importante specificare che al datore di lavoro, in linea teorica, erogare il bonus carburante per propri dipendenti non costerebbe nulla, ma nel testo non si fa un vero e proprio riferimento alla deducibilità fiscale.
Come facilmente intuibile il bonus benzina è sicuramente un valido aiuto a tutti i professionisti che devono percorrere ampi tratti di strada per lavoro.
Specialmente in un periodo in cui le professioni sanitarie hanno subito forte stress sia di carattere sociale che di natura economica, questo provvedimento può essere qualcosa di positivo per tutti gli operatori del settore.
Tuttavia, anche a causa delle tante incertezze dovute al testo stesso del decreto-legge, questo bonus potrebbe non essere sufficiente.
Intendiamoci, raramente gli aiuti statali possono essere di importo elevato, dato il numero piuttosto ampio di possibili beneficiari, però è certo che la tassazione per i medici veterinari dovrebbe essere rivista e ammodernata.
In questo modo sarebbe più semplice per tutti operare in modo efficace e produttivo.
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