Velocizzare l’esercizio della professione di medico veterinario, l’obbiettivo contenuto nel DEF
È stato presentato pochi giorni fa il DEF, ovvero il Documento di Economia e Finanza che si pone l’obiettivo di velocizzare l’accesso all’esercizio delle professioni, inclusa quella di medico veterinario.
Il Documento è stato presentato dal Governo e approvato dal Consiglio dei Ministri a inizio aprile. Ora dovrà passare dalla Camera e poi al Senato per il vaglio finale. Ad occuparsi dell’esame del Documento saranno le Commissioni di Bilancio riunite.
Avevamo già visto in un precedente articolo quanto la legislatura possa effettivamente contribuire alla percezione e alla capacità di esercizio della professione di medico veterinario.
Questo nuovo documento, destinato all’aspetto economico dell’anno 2022, si inserisce nel programma di riforma nazionale, infatti, prende in considerazione anche la formazione universitaria.
Molte procedure burocratiche di altrettante facoltà versano infatti in condizioni non adeguate a rispondere alle richieste del mercato del lavoro nazionale e soprattutto europeo.
Proprio dopo un confronto con la situazione in tutta Europa, alcuni percorsi di laurea italiani risultano inadeguati e necessitano di un ammodernamento, oltre che di una messa a norma.
In particolare, uno degli obiettivi che emergono dal Documento di Economia Finanza 2022 è quello di velocizzare le procedure di accesso all’esercizio della professione di medico veterinario adeguandosi maggiormente a quello che è il panorama internazionale.
L’anno scorso è stata emanata la Legge numero 163, dal titolo Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti, di cui abbiamo già trattato in un precedente articolo. In base a questa nuova norma l’esame finale del corso di laurea magistrale in medicina veterinaria avrà carattere abilitante all’esercizio della professione.
Lo obiettivo è ovviamente quello di semplificare le modalità di accesso all’esercizio per i medici veterinari, al fine di rendere più rapido inserimento nel mercato del lavoro.
La legge sulle Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti è entrata in vigore il 4 dicembre del 2021 ma una recente mozione parlamentare ha impegnato l’Esecutivo a riformare anche l’orientamento agli studi e la prova di ingresso alla laurea in medicina veterinaria.
Ne consegue un chiaro impegno per efficientare tutto il ramo del sistema scolastico che porta all’abilitazione alla professione. Obiettivo è riuscirci a partire già dal 2023.
La rapidità non è nulla senza la garanzia di un percorso equo e inclusivo per tutti, per questo motivo un ulteriore obiettivo indicato all’interno del Documento di Economia e Finanza 2022 riguarda la parità di accesso all’istruzione.
In particolare, si fa riferimento a tutti gli studenti che devono affrontare difficoltà economiche per l’accesso allo studio e all’università.
In quest’ottica è stata imposta una revisione della disponibilità e dei criteri di assegnazione delle borse di studio, incrementandone l’importo totale e il numero generale dei beneficiari.
Grazie a queste modifiche si stima che nei prossimi anni potranno usufruire delle borse di studio erogate dallo Stato almeno 300.000 studenti.
Viviamo in un’epoca sempre più globalizzata in cui il mercato nazionale è solamente una piccola parte di tutto il mercato del lavoro all’interno della Comunità Europea. Per questo motivo, è essenziale colmare il divario con le altre nazioni e rimanere competitivi.
Come dimostrato dalle iniziative per permettere l’esercizio della professione ai colleghi provenienti dall’Ucraina, il mondo dei medici veterinari è sempre più sovranazionale. Anche l’istruzione abilitante deve essere all’altezza.
Per questo motivo il Governo, tramite il DEF 2022, si è impegnato nella creazione di nuove strutture dedicate all’Università. Gli interventi riguarderanno principalmente soluzioni di edilizia, ma contribuiranno a ridurre in modo significativo il divario che c’è tra Italia e il resto dell’Unione.
Infatti, gli studenti attualmente serviti in Italia sono pari solamente al 3% del totale, molto meno della media europea che si attesta intorno all’8%.
Un’altra importante modifica che potrebbe migliorare la situazione universitaria italiana per quanto concerne le lauree abilitanti come quella di medico veterinario riguarda i test di ingresso.
Recentemente, si è iniziato a parlare di una riforma capace di ammodernare tutto il sistema di accesso all’istruzione universitaria.
In particolare, verranno erogati dei test di preparazione in forma online e completamente gratuiti, curati direttamente dalle Università. In questo modo, gli studenti avranno modo di apprendere tutte le competenze necessarie al fine di iniziare in modo proficuo la carriera universitaria.
Altra novità è rappresentata dalla proposta di aumento dei posti disponibili nei corsi di laurea ad accesso programmato. Attualmente, la riforma vorrebbe incrementarli di almeno il 10%.
Come se non bastasse, un ulteriore voce di questa nuova proposta vorrebbe dare più possibilità di sostenere il test di ingresso, così da poter poi utilizzare il punteggio migliore.
Addirittura, sarà possibile già dal quarto anno delle scuole superiori iniziare a seguire dei corsi preparatori alla carriera universitaria prescelta.
In questo modo, accedere un corso di laurea abilitante dovrebbe risultare più semplice ed efficace.
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