Le tartarughe di terra sono animali generalmente robusti, ma in casa possono sviluppare diverse patologie se non vengono mantenute in condizioni ottimali. La maggior parte delle malattie è direttamente collegata a errori nella gestione dell’habitat o nell’alimentazione. Conoscere i segni precoci dei problemi di salute più comuni è fondamentale per intervenire tempestivamente e garantire una vita lunga e sana al vostro rettile.

Problemi respiratori

Le infezioni delle vie respiratorie rappresentano una delle patologie più frequenti nelle tartarughe domestiche. Questi rettili hanno un sistema respiratorio particolarmente sensibile che può essere compromesso da condizioni ambientali inadeguate. Temperature troppo basse, umidità eccessiva o correnti d’aria possono predisporre le tartarughe a riniti, polmoniti e altre affezioni dell’apparato respiratorio.

I sintomi principali includono:

  • Respirazione a bocca aperta o ansimante
  • Rumori respiratori udibili (fischi o gorgoglii)
  • Secrezioni nasali o dalla bocca, spesso schiumose
  • Gonfiore degli occhi o delle palpebre
  • Letargia e perdita di appetito
  • Tendenza a mantenere la testa sollevata per facilitare la respirazione

La prevenzione passa attraverso il mantenimento di una temperatura adeguata (punto caldo a 30-32°C), evitando sbalzi termici e umidità eccessiva. Se notate sintomi respiratori, è fondamentale consultare rapidamente un veterinario esperto in tartarughe, poiché queste infezioni possono degenerare velocemente senza un trattamento antibiotico appropriato.

Malattie del carapace

Il carapace delle tartarughe è un indicatore eccellente del loro stato di salute generale. Numerose patologie possono manifestarsi con alterazioni della corazza, dalle micosi superficiali a problemi strutturali più seri. Un carapace sano dovrebbe essere duro, liscio e privo di deformazioni o irregolarità.

Le principali condizioni patologiche che interessano il carapace sono:

  • Piramidazione: crescita anomala degli scuti che formano delle “piramidi” invece di mantenere un profilo liscio, causata principalmente da dieta sbilanciata, carenza di UVB e umidità inadeguata.
  • Shell rot (necrosi del carapace): infezione batterica o fungina che intacca gli strati esterni o profondi del carapace, spesso conseguente a traumi, morsi di altri animali o condizioni igieniche scadenti.
  • Scuti sollevati: distacco parziale delle placche cornee, che può indicare un’infezione sottostante o problemi metabolici.
  • Rammollimento del carapace: condizione grave legata a carenze di calcio, esposizione insufficiente ai raggi UVB o malattie metaboliche.

La prevenzione include un’alimentazione equilibrata ricca di calcio, esposizione adeguata ai raggi UVB (naturali o artificiali), mantenimento di un ambiente asciutto con piccole zone umide e una corretta igiene del terrario o del recinto esterno.

Metabolic Bone Disease (MBD)

La Malattia Metabolica dell’Osso (MBD) è una delle patologie più devastanti e purtroppo comuni nelle tartarughe di terra in cattività. Si tratta di una condizione complessa causata principalmente da uno squilibrio nel metabolismo del calcio e del fosforo, spesso associata a carenza di vitamina D3 per insufficiente esposizione ai raggi UVB.

I segni clinici della MBD includono:

  • Carapace morbido o deformato
  • Mandibola rammollita (malattia del becco)
  • Difficoltà di movimento e debolezza degli arti
  • Fratture spontanee
  • Tremori muscolari
  • Apatia e difficoltà nell’alimentazione

Questa patologia è quasi sempre legata a errori nella gestione: alimentazione povera di calcio o ricca di fosforo (troppa frutta o proteine), assenza di integratori di calcio e mancanza di una corretta illuminazione UVB. La prevenzione passa attraverso una dieta adeguata, l’integrazione di calcio (carbonato di calcio) e l’utilizzo di lampade UVB sostituite regolarmente (ogni 6-12 mesi anche se sembrano ancora funzionanti).

La MBD nelle fasi iniziali può essere reversibile con un trattamento tempestivo, ma nelle fasi avanzate le deformazioni ossee diventano permanenti.

Disturbi oculari

I problemi agli occhi sono particolarmente evidenti nelle tartarughe e possono segnalare sia patologie locali che sistemiche. L’ambiente secco e polveroso, la carenza di vitamina A o le infezioni batteriche sono tra le cause più comuni di disturbi oculari.

Le manifestazioni cliniche più frequenti includono:

  • Occhi gonfi (blefaroedema)
  • Secrezioni oculari o palpebre incollate
  • Opacità corneale
  • Congiuntivite (arrossamento delle mucose)
  • Chiusura prolungata degli occhi
  • Sfregamento degli occhi contro oggetti

La vitamina A svolge un ruolo cruciale nella salute degli occhi e delle mucose; la sua carenza, spesso legata a una dieta monotona e povera di vegetali a foglia verde scura, può portare a cheratocongiuntivite e metaplasia squamosa delle ghiandole lacrimali. L’integrazione di vitamina A deve essere effettuata con cautela e sotto supervisione veterinaria, poiché un eccesso può essere tossico.

La prevenzione include una dieta variata ricca di vegetali colorati, un’adeguata idratazione e un ambiente pulito privo di polveri irritanti o substrati inappropriati.

Patologie del tratto digestivo

Il sistema digestivo delle tartarughe è specializzato per una dieta prevalentemente erbivora ricca di fibre. Alterazioni nella dieta possono facilmente provocare disturbi digestivi, dalla semplice costipazione a condizioni più serie come le parassitosi intestinali.

I principali problemi digestivi riscontrabili nelle tartarughe di terra sono:

  • Costipazione: difficoltà a evacuare, spesso associata a disidratazione, dieta povera di fibre o temperature ambientali troppo basse.
  • Diarrea: feci liquide o troppo morbide, segnale di infezioni batteriche, parassitosi o cambiamenti improvvisi nella dieta.
  • Anoressia: rifiuto del cibo per periodi prolungati (escludendo il letargo), che può indicare diverse patologie sottostanti.
  • Stomatite (mouth rot): infiammazione della mucosa orale con placche di essudato, spesso conseguente a deficit immunitari.
  • Parassitosi intestinali: infezioni da nematodi, protozoi o altri parassiti che compromettono l’assorbimento dei nutrienti.

La prevenzione comprende una dieta equilibrata e ricca di fibre, idratazione adeguata, temperature corrette nel terrario o nel recinto esterno e controlli fecali periodici per identificare precocemente eventuali parassiti. Gli esami coprologici dovrebbero essere effettuati almeno una volta all’anno, idealmente dopo il risveglio dal letargo.

Infezioni batteriche e micotiche

Le tartarughe ospitano naturalmente vari microrganismi sulla pelle e nel tratto digestivo. Stress, immunodepressione o lesioni possono alterare questo equilibrio, permettendo lo sviluppo di infezioni opportunistiche.

Le infezioni più comuni includono:

  • Ascessi sottocutanei: accumuli di materiale purulento sotto la pelle o nel carapace, spesso conseguenti a traumi o morsi.
  • Riniti batteriche: infezioni delle vie aeree superiori, manifestate con secrezioni nasali e difficoltà respiratorie.
  • Dermatiti micotiche: infezioni fungine della pelle, particolarmente nelle pieghe del collo e degli arti.
  • Ulcere cutanee: lesioni della pelle che non cicatrizzano, spesso colonizzate da batteri opportunisti.

Le condizioni predisponenti sono generalmente legate a igiene insufficiente, sovraffollamento, stress termico e traumi non trattati. La prevenzione si basa sul mantenimento di un ambiente pulito, evitando il sovraffollamento e garantendo temperature e umidità appropriate per la specie ospitata.

Il trattamento richiede quasi sempre l’intervento veterinario con antibiotici specifici o antimicotici, spesso dopo l’identificazione del patogeno attraverso colture batteriche o tamponi.

Parassiti esterni

I parassiti esterni possono infestare sia la pelle che il carapace delle tartarughe, causando irritazione, stress e potenziali infezioni secondarie. Questi parassiti sono più comuni nelle tartarughe tenute all’aperto, ma possono colpire anche esemplari in terrario.

I principali ectoparassiti delle tartarughe includono:

  • Zecche: si attaccano tipicamente nelle zone morbide tra carapace e piastrone o attorno al collo e alle zampe.
  • Acari: piccoli parassiti che possono infestare in gran numero, causando anemia nei casi gravi.
  • Larve di mosca: possono depositare uova in ferite aperte, sviluppando miasi (infestazioni da larve).

La prevenzione include ispezioni regolari dell’animale, quarantena per nuovi esemplari, pulizia dell’habitat e controllo di potenziali vettori. Il trattamento deve essere effettuato da un veterinario, poiché molti antiparassitari per mammiferi sono tossici per i rettili.

Carenze nutrizionali

L’alimentazione è uno dei fattori più critici per la salute delle tartarughe. Una dieta inappropriata può causare numerose carenze nutrizionali, con effetti a breve e lungo termine sulla salute dell’animale.

Le carenze più frequenti e i loro sintomi sono:

  • Carenza di calcio: deformità del carapace, fratture patologiche, tremori.
  • Carenza di vitamina A: problemi oculari, infezioni respiratorie ricorrenti, metaplasia delle mucose.
  • Carenza di vitamina D3: malassorbimento del calcio, MBD, debolezza muscolare.
  • Carenza di fibre: costipazione, problemi digestivi, fermentazioni anomale intestinali.

La prevenzione passa attraverso una dieta varia basata principalmente su vegetali a foglia verde, fiori edibili e erbe selvatiche, con limitato apporto di frutta e verdura ad alto contenuto di zuccheri o fosforo. 

Disidratazione

La disidratazione è una condizione spesso sottovalutata nelle tartarughe, erroneamente considerate animali che necessitano di pochissima acqua. In realtà, tutte le specie di tartarughe terrestri hanno bisogno di accesso regolare all’acqua per bere e, in alcune specie, per bagnarsi occasionalmente.

I segni di disidratazione includono:

  • Occhi infossati
  • Mucose secche
  • Urine concentrate (cristalli bianchi)
  • Pelle rugosa nelle zone morbide
  • Letargia e ridotta attività
  • Perdita di elasticità della pelle

La prevenzione consiste nel fornire sempre acqua fresca in un contenitore basso e stabile, facilmente accessibile all’animale. Durante il periodo estivo o in caso di temperature elevate, è consigliabile offrire bagni settimanali in acqua tiepida poco profonda per circa 15-20 minuti, oltre a mantenere una piccola zona umida nel terrario o nel recinto esterno.

Quando consultare un veterinario

Le tartarughe sono animali stoici che tendono a nascondere i sintomi di malattia fino a stadi avanzati, un comportamento evolutivo per evitare di apparire vulnerabili ai predatori. Per questo motivo, è fondamentale prestare attenzione ai cambiamenti comportamentali e agli indizi sottili che possono indicare problemi di salute.

Consultate immediatamente un veterinario specializzato in tartarughe se notate:

  • Rifiuto del cibo per più di 1-2 settimane (al di fuori del periodo di letargo)
  • Difficoltà respiratorie o respirazione a bocca aperta
  • Secrezioni da naso, bocca o occhi
  • Lesioni o anomalie del carapace
  • Immobilità o difficoltà di movimento
  • Feci anomale o assenza di defecazione per periodi prolungati
  • Prolasso della cloaca o di altri organi
  • Gonfiore degli occhi o delle articolazioni
  • Ferite o ascessi evidenti

La prevenzione rimane la strategia migliore: visite veterinarie annuali, esami parassitologici regolari e controlli dopo il risveglio dal letargo possono identificare problemi prima che diventino gravi.

Prevenzione: la chiave per tartarughe sane

La maggior parte delle patologie delle tartarughe di terra può essere prevenuta attraverso una gestione corretta. I pilastri della prevenzione includono:

  1. Habitat adeguato: recinto all’aperto ben progettato o terrario con dimensioni appropriate, temperature corrette e illuminazione UVB di qualità. Per approfondimenti, consultate la nostra guida completa sull’habitat ideale per tartarughe di terra.
  2. Alimentazione equilibrata: dieta varia e ricca di calcio, con integrazione quando necessario e limitazione di alimenti ad alto contenuto di fosforo o zuccheri.
  3. Monitoraggio regolare: osservazione quotidiana del comportamento, dell’appetito e delle deiezioni della tartaruga.
  4. Igiene: pulizia regolare dell’habitat, rimozione tempestiva di cibo non consumato e feci.
  5. Visite veterinarie preventive: controlli annuali con un veterinario esperto in rettili, idealmente prima o dopo il letargo.
  6. Quarantena: isolamento dei nuovi esemplari prima dell’introduzione con altri animali per prevenire la diffusione di patogeni.

Ricordate che molte tartarughe in cattività possono vivere 50-70 anni o più: investire in prevenzione significa garantire decenni di vita sana al vostro rettile, risparmiando anche sui costi veterinari a lungo termine.

Le tartarughe di terra sono animali resistenti, ma hanno esigenze specifiche che, se trascurate, possono portare a numerosi problemi di salute. Investire tempo nell’apprendere le loro necessità e creare un ambiente ottimale è il miglior modo per prevenire malattie e garantire una vita lunga e sana al vostro rettile.

Se notate qualsiasi cambiamento nel comportamento o nell’aspetto della vostra tartaruga, non esitate a consultare un veterinario specializzato. La diagnosi precoce è spesso determinante per la prognosi di molte patologie comuni dei rettili.

Ricordate che la maggior parte delle malattie delle tartarughe è direttamente collegata a errori nella gestione: con le giuste conoscenze e attenzioni, potrete godere della compagnia del vostro animale per molti decenni.

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