Vaccinazione del coniglio
A differenza di cani e gatti, di cui tutti conoscono l’importanza dei vaccini, i conigli sono vulnerabili a malattie virali specifiche e letali che ancora oggi mietono vittime ogni anno in tutta Italia. La mixomatosi e la malattia emorragica virale (MEV) hanno tassi di mortalità superiori al 90% e non esistono cure efficaci una volta che il coniglio si ammala. La vaccinazione rappresenta l’unica vera arma di protezione per garantire al tuo coniglio una vita lunga e sana.
I conigli domestici, che vivano in giardino o esclusivamente in appartamento, sono esposti a malattie virali altamente contagiose e quasi sempre fatali. La mixomatosi e la malattia emorragica virale circolano attivamente sul territorio italiano durante tutto l’anno, con picchi stagionali nei mesi più caldi. Queste patologie si trasmettono attraverso insetti vettori come zanzare, pulci e mosche, ma anche tramite contatto diretto con conigli infetti, fieno contaminato, verdure raccolte in aree dove sono presenti conigli selvatici, e persino attraverso i nostri vestiti e scarpe.
Un errore comune è pensare che un coniglio che vive esclusivamente in casa sia al sicuro. La realtà è ben diversa: gli insetti entrano nelle abitazioni, il fieno può essere contaminato alla fonte, e noi stessi possiamo trasportare particelle virali dall’esterno. Il virus della MEV, in particolare, è estremamente resistente nell’ambiente e può sopravvivere per mesi su superfici, indumenti e materiali. Non esistono trattamenti efficaci per queste malattie: una volta che il coniglio manifesta sintomi, nella stragrande maggioranza dei casi la morte sopraggiunge nel giro di pochi giorni o addirittura ore.
Non vogliamo creare allarmismi ma solo mettere sulla giusta luce l’importanza del vaccino e della prevenzione. Per questo la vaccinazione non è un’opzione, ma una responsabilità fondamentale di ogni proprietario consapevole. Prenota subito una visita per la vaccinazione del tuo coniglio con l’app VVM (Veterinario Vicino a Me).
La mixomatosi è una malattia virale causata dal Poxvirus myxomatosis, specifico dei conigli. Si trasmette principalmente attraverso insetti ematofagi come zanzare, pulci, mosche e zecche, che fungono da vettori meccanici trasportando il virus da un animale all’altro. Può diffondersi anche per contatto diretto tra conigli o attraverso materiali contaminati. In Italia la malattia è endemica e presente su tutto il territorio nazionale, con recrudescenze stagionali che coincidono con l’aumento della popolazione di insetti, tipicamente dalla primavera all’autunno.
I sintomi della mixomatosi sono caratteristici e progressivi. Inizialmente il coniglio sviluppa gonfiore edematoso intorno agli occhi, che si chiudono quasi completamente, accompagnato da congiuntivite purulenta con secrezioni dense. Il gonfiore si estende al naso, alle orecchie, alla bocca e alla regione genitale, conferendo al coniglio un aspetto deforme. Compaiono noduli sottocutanei su tutto il corpo, febbre alta, difficoltà respiratorie crescenti e prostrazione. L’animale smette di alimentarsi, diventa letargico e nel giro di 10-15 giorni sopraggiunge la morte per insufficienza respiratoria o setticemia. La mortalità supera il 99% nei conigli non vaccinati.
Non esistono cure efficaci per la mixomatosi. I tentativi terapeutici con antibiotici per prevenire infezioni secondarie, fluidoterapia e supporto nutrizionale raramente salvano l’animale e servono solo a prolungare l’agonia. La vaccinazione è l’unico strumento realmente efficace per proteggere il coniglio da questa terribile malattia. I vaccini moderni conferiscono un’immunità solida e duratura, permettendo al coniglio di resistere all’infezione o, nei rari casi di breakthrough (infezione nonostante il vaccino), di sviluppare solo una forma lieve e superabile.
La malattia emorragica virale è causata da un Calicivirus e rappresenta forse la minaccia più insidiosa per i conigli domestici. Esistono due varianti principali: la MEV1 (variante classica) scoperta negli anni ’80, e la MEV2 (variante 2) emersa nel 2010 e oggi predominante in Europa. La MEV2 è particolarmente pericolosa perché colpisce anche conigli molto giovani (sotto le 4 settimane) e lepri, cosa che la variante classica non faceva. Il virus è estremamente contagioso e si trasmette per contatto diretto tra animali, ma soprattutto per via indiretta attraverso fomiti: cibo, acqua, lettiere, gabbie, vestiti, scarpe, insetti e persino il vento possono veicolare il virus. La sua resistenza ambientale è impressionante: può rimanere infettivo per oltre 3 mesi su materiali inerti e resiste a temperature estreme e alla maggior parte dei disinfettanti comuni.
I sintomi della MEV sono drammatici nella forma acuta: il coniglio muore improvvisamente senza alcun segno premonitore, oppure manifesta febbre altissima oltre 41°C, difficoltà respiratorie acute, emorragie da naso e bocca, convulsioni e morte nel giro di 12-36 ore. Nella forma subacuta, più comune con la variante MEV2, i sintomi possono essere più sfumati: letargia, inappetenza, ittero (mucose gialle), sintomi neurologici come atassia o inclinazione della testa. Spesso però la prima manifestazione è proprio la morte improvvisa dell’animale apparentemente sano il giorno prima. La mortalità varia dal 70% al 100% a seconda del ceppo virale e dell’età del coniglio. Come per la mixomatosi, non esistono cure efficaci: una volta contratta l’infezione, le possibilità di sopravvivenza sono minime anche con terapie di supporto aggressive.
La particolarità più angosciante della MEV è proprio la rapidità con cui uccide. Molti proprietari raccontano di aver trovato il loro coniglio morto al mattino, senza che avesse mostrato alcun sintomo il giorno precedente. Questa caratteristica fulminante rende la prevenzione attraverso la vaccinazione assolutamente cruciale: quando ci si accorge che qualcosa non va, spesso è già troppo tardi.
La vaccinazione del coniglio dovrebbe iniziare precocemente. I cuccioli possono ricevere il primo vaccino contro la MEV2 a partire dalle 5 settimane di vita, mentre per la mixomatosi e la MEV1 si attende generalmente le 5-6 settimane. Oggi sono disponibili vaccini combinati che proteggono contemporaneamente da mixomatosi, MEV1 e MEV2 con una singola iniezione, semplificando notevolmente il protocollo vaccinale. I prodotti più utilizzati in Italia includono il Nobivac Myxo-RHD Plus, il Filavac VHD K C+V e l’Eravac, ciascuno con caratteristiche e protocolli leggermente diversi.
Dopo la prima vaccinazione, è fondamentale eseguire i richiami secondo le tempistiche indicate dal veterinario, che possono variare da 6 a 12 mesi a seconda del vaccino utilizzato e del rischio di esposizione del singolo animale. I conigli che vivono all’esterno o in aree ad alta densità di conigli selvatici potrebbero necessitare di richiami più frequenti. Durante la visita vaccinale, il veterinario esegue un controllo generale dello stato di salute dell’animale, verifica peso, denti, auscultazione cardiopolmonare, e solo se il coniglio è in buone condizioni procede con l’iniezione sottocutanea, generalmente nella regione del collo o del fianco. L’animale viene poi monitorato per alcuni minuti per escludere reazioni immediate. Richiedi la vaccinazione al tuo veterinario di fiducia oppure trova un veterinario specializzato in animali esotici vicino a te.
La mixomatosi e la malattia emorragica virale sono minacce reali, presenti e letali per tutti i conigli domestici, indipendentemente dal fatto che vivano indoor o outdoor. Non esistono cure efficaci per queste patologie, ma esistono vaccini sicuri, efficaci e accessibili che possono salvare la vita del tuo animale. Ogni coniglio merita di essere protetto, e la vaccinazione rappresenta l’atto più importante che puoi compiere per garantire al tuo piccolo compagno una vita lunga e sana. Non rimandare: i virus non aspettano, e un giorno di ritardo potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte del tuo coniglio.
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