Cura e prevenzione della tigna nel cane e nel gatto
La tigna, o dermatofitosi, è un’infezione fungina della pelle molto comune negli animali domestici. Colpisce lo strato superficiale della cute, i peli e talvolta le unghie di cani e gatti, rappresentando una delle patologie dermatologiche più frequenti nella pratica veterinaria. Nonostante il nome possa far pensare a un parassita, la tigna è in realtà causata da funghi microscopici che si nutrono di cheratina, la proteina principale di pelle, peli e unghie.
L’infezione è causata da funghi dermatofiti, principalmente dei generi Microsporum e Trichophyton. Il Microsporum canis è particolarmente comune nei gatti, mentre il Microsporum gypseum si trova più frequentemente nel terreno e può infettare gli animali che scavano o passano molto tempo all’aperto. Il Trichophyton mentagrophytes è un altro agente comune, spesso associato al contatto con roditori infetti.
La trasmissione avviene per contatto diretto con animali infetti, ma anche attraverso oggetti contaminati come spazzole, coperte, cucce o trasportini. Le spore fungine possono sopravvivere nell’ambiente per mesi, rendendo possibile l’infezione anche senza un contatto diretto con animali malati. Inoltre, fattori predisponenti come giovane età, immunodepressione, malnutrizione o altre patologie cutanee possono aumentare la suscettibilità dell’animale all’infezione.
I segni clinici della tigna variano considerevolmente tra cani e gatti, e possono anche differire in base all’agente eziologico (causa scatenante) specifico e allo stato immunitario dell’animale. La localizzazione delle lesioni e la loro evoluzione nel tempo sono elementi importanti per il riconoscimento della patologia.
I gatti tendono a mostrare sintomi più lievi rispetto ai cani, ma rappresentano un importante serbatoio d’infezione, con una percentuale significativa di portatori sani che può arrivare fino al 20% della popolazione felina, specialmente in colonie o gattili. Se il tuo animale mostra segni di tigna contatta il tuo veterinario o cerca un veterinario vicino a te.
La diagnosi si basa inizialmente sull’esame clinico e sull’anamnesi, ma deve essere confermata con test specifici per evitare confusione con altre patologie dermatologiche che possono presentarsi in modo simile, come dermatiti, sia nel cane che nel gatto, dermatiti allergiche, demodicosi o follicoliti batteriche.
I metodi diagnostici principali includono:
Il trattamento della tigna richiede un approccio combinato, con terapie sia topiche che sistemiche, soprattutto nei casi più gravi o estesi.
Il trattamento richiede costanza e pazienza, con una durata media di 1-2 mesi, a volte più lunga. È fondamentale non interrompere prematuramente la terapia anche se i sintomi sembrano migliorare, poiché il fungo potrebbe ancora essere presente e causare recidive.
La prevenzione della tigna richiede un approccio multifattoriale che includa misure ambientali e attenzioni specifiche verso gli animali domestici.
È importante mantenere pulito l’ambiente domestico durante e dopo un’infezione, disinfettando regolarmente oggetti e superfici con soluzioni apposite come candeggina diluita (1:10) o disinfettanti specifici per funghi. Aspirare frequentemente tappeti e divani permette di rimuovere peli e scaglie cutanee contenenti spore. Giocattoli, cucce, spazzole e altri oggetti a contatto con l’animale dovrebbero essere lavati accuratamente o, se possibile, sostituiti.
Gli animali infetti dovrebbero essere isolati temporaneamente dagli altri animali domestici per prevenire la diffusione dell’infezione. Questo è particolarmente importante in case con più animali o in strutture come canili e gattili. Il periodo di isolamento dovrebbe continuare fino a quando non si ottengono analisi delle colture fungine negative.
Per le famiglie con bambini piccoli o persone immunocompromesse, le precauzioni devono essere ancora più rigorose, limitando il contatto con l’animale infetto fino alla completa guarigione e implementando misure igieniche più severe. Inoltre, è fondamentale esaminare regolarmente tutti gli animali che vivono insieme, poiché alcuni potrebbero essere portatori asintomatici.
Importante anche controllare periodicamente gli animali che frequentano luoghi affollati come mostre, esposizioni, pensioni o parchi, dove il rischio di contagio è maggiore. Un controllo veterinario preventivo prima di introdurre un nuovo animale in casa può prevenire l’ingresso dell’infezione.
La tigna è una patologia che richiede un intervento veterinario tempestivo, sia per la salute dell’animale che per il potenziale rischio di trasmissione all’uomo e ad altri animali domestici. Un trattamento precoce permette di limitare l’estensione dell’infezione e ridurre i tempi di guarigione.
Rivolgiti al tuo veterinario alla comparsa dei seguenti segnali:
Una diagnosi tempestiva riduce il rischio di diffusione ad altri animali e alle persone, permettendo un trattamento più rapido ed efficace. Il veterinario sarà in grado di confermare la diagnosi con test specifici e impostare il protocollo terapeutico più adeguato al singolo caso.
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